Zombie - Un classico splatter anni '80 che non lascia indifferenti!
“Zombie”, anche conosciuto come “Zombi 2” o semplicemente “Zombie Flesh Eaters”, è un film horror italiano del 1979 diretto da Lucio Fulci, considerato uno dei maggiori esponenti del genere splatter. Ambientato in una misteriosa isola caraibica infestata da zombie cannibali, il film si distingue per le sue scene di violenza cruda e esplicita, gli effetti speciali di make-up impressionanti e una colonna sonora inquietante che contribuisce a creare un’atmosfera cupa e opprimente.
La trama narra la storia di Anne, una giovane donna che arriva sull’isola in cerca del suo ex-fidanzato Peter, scomparso durante una spedizione antropologica. La sua ricerca si trasforma ben presto in un incubo quando incontra una serie di sopravvissuti terrorizzati da orde di zombie che infestano l’isola. Tra questi ci sono i dottori, i marinai e la gente del posto, tutti disperati e alla ricerca di una via di fuga.
Nel suo viaggio attraverso il territorio infestato, Anne incontra anche Brian, un uomo forte e deciso con cui forma un legame, mentre insieme affrontano gli orrori che li circondano. Il duo si scontra con zombie in vari stati di decomposizione: alcuni sono lenti e goffi, altri sono incredibilmente veloci e feroci. La brutalità degli attacchi dei non morti è spesso descritta in modo esplicito, mostrando sangue, intestini e arti mutilati in maniera cruda e realistica.
Fulci non si limita a mostrare la violenza per puro gusto sanguinolento, ma la usa come strumento narrativo per esplorare temi come la paura primordiale della morte, l’impotenza di fronte alla natura selvaggia e il declino morale della società. La regia di Fulci è caratterizzata da un uso sapiente del punto di vista soggettivo e di primi piani inquietanti che mettono in luce il terrore dei personaggi.
Gli attori:
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Tisa Farrow: interpreta Anne, la protagonista femminile.
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Ian McCulloch: interpreta Peter, l’ex-fidanzato di Anne.
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Richard Johnson: interpreta il dottor Menard, uno studioso che cerca di comprendere la natura degli zombie.
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Al Cliver: interpreta Mark, un membro della spedizione di Peter.
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Fulvio Fulci: il figlio del regista interpreta un piccolo ruolo nel film.
Elementi tecnici e temi ricorrenti:
Elemento | Descrizione | Temi |
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Fotografia | Di Roberto D’Amico; usa colori saturi, contrasti forti e primi piani claustrofobici per creare una sensazione di oppressione e terrore. | Il corpo come contenitore fragile, la paura della morte, il caos che domina dopo la scomparsa dell’ordine. |
Effetti speciali | Di Giannetto De Rossi; sono impressionanti per l’epoca, mostrando ferite esplicite, sangue viscerale e zombie in varie fasi di decomposizione. | La fragilità dell’esistenza umana, la perdita di controllo sui propri impulsi, il lato oscuro della natura umana. |
Musiche | Di Fabio Frizzi; sono inquietanti e dissonanti, contribuendo a creare un’atmosfera sinistra e claustrofobica. | L’isolamento, la paura, l’inconscio, la perdita di umanità. |
Oltre alla violenza esplicita, “Zombie” esplora temi come:
- La paura della morte: Il film riflette sulla nostra paura primordiale di fronte all’ignoto e alla fine della vita. Gli zombie rappresentano il nostro timore di perdere il controllo su noi stessi e di diventare inermi.
- Il declino della società: La storia si svolge in un contesto post-apocalittico, dove la società è crollata e l’umanità è sull’orlo del collasso.
“Zombie” è considerato uno dei film horror più influenti degli anni ‘70 e ‘80. Il suo impatto sul genere splatter è indiscutibile, aprendo la strada a una nuova generazione di registi horror che avrebbero abbracciato la violenza grafica come strumento narrativo.
Nonostante la sua brutalità esplicita, “Zombie” offre anche un’analisi profonda della natura umana e della nostra paura di fronte all’ignoto. Un film da vedere per gli appassionati del genere splatter e per chiunque voglia esplorare i temi più oscuri dell’animo umano attraverso una lente horror unica e memorabile.